G-Loois

Project // Blooming Phases

G Loois nasce a Lamezia Terme nell’83. Frequenta l’Accademia di Belle Arti di Bologna dove si diploma in pittura e ottiene la specializzazione in grafica. Ha iniziato a dipingere sulle pareti dal 1997 influenzato dall’illustrazione scientifica attraverso le nuove forme di espressione legate alla Street art e all’arte contemporanea. Le immagini surreali, gli elementi naturali, il cosmo micro e macro sono la fonte principale di ispirazione delle sue opere.

Ied Roma

Project // In ogni caos vi è un cosmo
I nostri main partner IED Roma saranno presenti al Blooming festival con un’installazione interattiva, il pubblico potrà generare vortici acquatici con il solo movimento delle mani.. Un progetto ideato e realizzato dagli studenti del secondo anno//interaction design: Flavio Camardella, Lorenzo Antista e Riccardo Piccialuti come risultato del corso “sistemi di interazione” tenuto dal Quiet ensemble.

 

Andrea Familari

Andrea Familari è un artista italiano di base a Berlino. La sua ricerca figurativa indaga l’evoluzione e la decomposizione di micro e macrocosmi; la sua produzione si concentra e comprende lavori audio-video generativi, mapping, installazioni interattive per Scenic-design. Nel 2013, insieme a Marco Berardi (Mogano) e Giuseppe Bifulco (Drøp) ha fondato la Record Label Arboretum, una piattaforma cooperativa per la sperimentazione audio-video. Ha esposto e performato in Italia e in Europa, fra gli altri, presso: Arte Fiera Bologna, Berlin Atonal, Mapping Festival, Mira Festival, Krake Festival, roBOt Festival, Flussi Festival and Tornabuoni Art Gallery.

Project// Untitled

“Untitled” è il risultato del naturale passaggio evolutivo, nel percorso dell’artista, da una prospettiva live a una situazione contemplativa: dal vivere l’istante, il momento fugace della creazione all’analisi profonda ciò che è stato creato.

Familari ha fotografato ed esaminato, grazie anche all’ausilio di una traccia audio di accompagnamento composta da Andrea Taeggi, le geometrie presenti nella struttura naturale delle foglie degli alberi che utilizza per creare cerchi e sfere, cercando di arrivare a rappresentare la complessità stessa della crescita di una pianta, dalla piccola erbaccia alla quercia secolare. “Untitled” è un seme che si schiude, germoglia e fiorisce proprio sotto i nostri occhi.

Vera Di Lecce

Vera Di Lecce è una cantante, musicista e performer. E’ stata cantante e ballerina nella band di world music “Nidi d’Arac” per molti anni e ha creato la sua propria rappresentazione teatrale “Re-corde”, in cui improvvisa con musicisti, come Kaki King e Roberto Angelini. Attualmente in tour con il suo assolo di chitarra / loop station (dal suo primo EP “Heavy Butterflies” e il suo nuovo album “29 secondi”) in cui crea le sue proprie basi con voce e chitarra dal vivo. Nel suo set Vera riesce a riprodurre le sue canzoni come un live painting di accordi e melodie. Aprì per Anna Calvi, Balmorhea, Lisa Germano, Shannon Wright e Kaki King. Ha rilasciato (21 maggio 2015) un nuovo album “29 secondi”, registrato a Berlino con Martyn Heyne (Efterklang), su Eclectic Productions.

Project // 29 seconds
Live looping performance ed experimental songwriting, un mix di sonorità world/mediterranee e richiami nord europei, il tutto sigillato in un’impronta blues. Il Griko (lingua antica salentina) appare in alcuni momenti, a coronare questa sperimentazione magnetica.

Aesop Studio

Aesop Studio è un’associazione giovanile specializzata nel settore multimediale, cinematografico e della video arte. L’associazione è composta da giovani video artisti e filmmaker impegnati prevalentemente in produzioni filmiche, documentaristiche e di trailer. Inoltre organizzano festival e laboratori multimediali e realizzano scenografie digitali in collaborazione con teatri nazionali ed internazionali. Questo percorso artistico ha condotto l’associazione ad ampliare la propria esperienza professionale in Germania, Danimarca, India, Iran, Brasile e Argentina.

Project // ANALOG DISPLAY
Un concerto di immagini pulsanti, equilibrio tra astratto e concreto determinato da riprese aeree e referenze contestuali del luogo, amalgamate con ritmiche glitch, bianchi, luce e immersività stroboscopiche.

Panoram

Panoram – In una regione fredda e nuvolosa, per lo più sconosciuta, di un paese di sole, caldo e famoso dell’emisfero settentrionale del nostro pianeta, nasce non troppi anni fa (né troppo pochi) un uomo la cui identità sarebbe stata poi nascosta (ma allo stesso tempo diffusa) dal nome Panoram. In un batter d’occhio era su una scogliera scozzese a registrare il suono delle balene, un secondo dopo stava suonando in un certo luogo di Spagna, chiamato Sonar… Un minuto dopo eccolo che compone linee di synth sott’acqua e un’ora più tardi a suonare tra i diversi clubs di Londra. Nel frattempo, aveva trovato alcuni microsecondi di tempo per produrre tre celebri LP, per accordare i pianoforti di qualche oscuro dittatore asiatico, per aver inserita una traccia da lui composta in una compilation giapponese curata da Dj Harvey; e, infine, per essere accreditato nelle colonne sonore di un paio di film erotici bielorussi. Panoram, che propone una performance dalle innumerevoli e discordanti suggestioni, dal Kraut-rock alle colonne sonore dei videogiochi, armoniosamente rimescolate in una struttura a tratti quasi classica dei brani. Ogni traccia è profondamente diversa: un brano sembra una variazione di Erik Satie, un altro un’interpretazione di Sun Ra di un brano di Beck, un altro potrebbe essere la colonna sonora di Mulholland Drive, suonata però dai Weather Report. Un progetto musicale raffinato e estremamente originale. Panoram, misterioso e visionario genietto dei synth di origine romana, ha fatto parlare di sé all’estero grazie all’uscita dei suoi primi dischi: Everyone Is a Door del 2014 che è stato indicato dai guru londinesi di The Vinyl Factory  “la miglior release in vinile dell’anno” e Background Story, che sta ricevendo un coro di apprezzamenti critici, nominato “disco della settimana” su “Juno”. Panoram si caratterizza per la sua grande trasversalità musicale.

Project // Unprepared piano
Linee melodiche e minimali, suggestioni armoniche al pianoforte si fondono con suoni acidi e nervosi di sintetizzatore. L’allucinogena pasta sonora che ne deriva è incorniciata da registrazioni che paiono rubate da amatoriali film delle vacanze di una famiglia che non è mai realmente esistita.

Rino Petrozziello

Rino Petrozziello è un artista campano proveniente dalla scuola di New Media Art dell’Accademia di Belle Arti di Napoli. Attento a tutte le forme di comunicazione ed estetizzazione tecnologica, getta le basi della sua ricerca nei campi della computer music, della video arte, della robotica e delle installazioni interattive. Produttore e sperimentatore di software ed hardware, ha realizzato musiche per film, corti e documentari, installazioni per festival nazionali ed internazionali.

Project// Grown together.

Grown together √© un’installazione interattiva audiovisiva concepita allo scopo di esplorare e romanticizzare il rapporto tra uomo e macchina. Attraverso l’uso di un controller, il pubblico diviene parte attiva dell’opera e dialoga con un software che cresce e si trasforma in base alle informazioni ricevute.

Teatrino Elettrico

Teatrino Elettrico è stato creato dalla necessità di mescolare le sonorità delle macchine con l’emozione della musica dal vivo. Il progetto è focalizzato sulle possibilità espressive degli oggetti meccanici, nella creazione in tempo reale di un linguaggio audio/video senza alcun campionamento o registrazione. Il gruppo realizza concerti, live performance, spettacoli teatrali, installazioni multimediali, laboratori e altri progetti ibridi.

Projects // πνεῦμα (pneuma) + NO ES COSA PARA NIÑOS
πνεῦμα (pneuma);
Piccola orchestra di compressori per flauti modificati.
L’installazione indaga la magia [insita] nelle piccole interferenze tra monotòni accostati e nel lavorio incessante di un respiro automico che si fa greve e deciso quanto sacro e lieve.

NO ES COSA PARA NIÑOS;
un manualetto techno su cosa non si dovrebbe fare ad un segnale audio. Piccole sezioni ritmiche vanno a interferire in un fascio di suono che dalla distorsione di frequenze sature danno voce ad un vero metodo divinatorio di materializzazione delle energie irrazionali del segnale stesso in perpetuo circolo.
Niente forbici con la punta arrotondata.
Astenersi perditempo.

Bosca

Bosca – Musicista, nato a Padova classe 87. Studia design a San Marino. Parte per l’Egitto dove fa ricerca musicale. Si trasferisce a Londra dove conosce Bruno Zamborlin e inizia a sperimentare con il Mogees. Da sempre appassionato all’arte in tutte le sue forme, è anche un componente del gruppo Unexpected Orchestra che crea musica “suonando” strumenti inusuali come televisori e oggetti da cucina.

Project//  A Flow Mix

Un mix di natura elettronica per una performance audiovideo immersiva, stimolo intenso ed esplosivo per i sensi.

Ultravioletto

Ultravioletto è uno studio creativo che applica il design alla tecnologia emergente. Un team di professionisti – direttori creativi, designer e programmatori che lavorano insieme per portare le nuove tecnologie dei media nel campo della comunicazione. Ultravioletto esplora le possibilità insite tra il campo digitale e quello analogico, per esaminare la relazione tra uomo e tecnologia.

Project// 405 DIALOGUES

405 Dialogues è un’installazione cinetica site-specific che fa della luce e del movimento i suoi elementi chiave. L’opera esplora il rapporto tra la luce e lo spazio e la generazione degli artefatti comunicativi che nascono dall’interagire tra questi due elementi. 405 nanometri è la lunghezza d’onda della luce visibile in questa installazione, un flusso etereo di 100 laser in continua evoluzione che dialogano con lo spazio.