Walkabout # Arthinking

Nella sera dell’inaugurazione del festival, venerdì 22 giugno 2018, Urban Experience condurrà un walkabout di #arthinking per fare dell’arte del pensiero dell’arte: un brainstorming radio-nomade condotto da Carlo Infante, un dispositivo ludico-cognitivo e partecipativo per raccogliere alcuni dei concetti chiave che stanno a monte di quelle progettualità di performing media protagoniste del Blooming.

Carlo Infante è changemaker, docente freelance di Performing Media, progettista culturale e fondatore di Urban Experience. Ha diretto, negli anni 80, festival come Scenari dell’Immateriale, ambito in cui si è sviluppato il videoteatro e le prime sperimentazioni di performing media. Ha condotto (anche come autore) trasmissioni radiofoniche su Radio1 e Radio3, televisive come Mediamente.scuola su RAI3 e Salva con Nome su RAInews24. Autore di innumerevoli saggi, tra cui Imparare giocando (Bollati Boringhieri, 2000), Performing Media 1.1 Politica e poetica delle reti (Memori, 2006) e migliaia di articoli, dal 1978 ad oggi, per testate nazionali. E’ stato componente del direttivo dell’Associazione Nazionale Critici di Teatro, della Consulta Nazionale del Video, di Stati Generali dell’Innovazione, consigliere al MIUR e fa parte del comitato scientifico di Symbola. Ha curato per l‘Enciclopedia Italiana Treccani il saggio Culture digitali e diversi lemmi correlati. Opera nell’ambito dell’innovazione sociale promuovendo format di resilienza culturale come le esplorazioni partecipate via radio-nomade definiti walkabout.

Urban Experience è un ambito di progettazione culturale per giocare le città attraverso le pratiche creative del performing media. Una condizione abilitante perché la creatività sociale delle reti possa reinventare spazio pubblico tra web e territorio. Il format principale è il walkabout, conversazioni peripatetiche per dinamizzare i più diversi ambiti: dalla cittadinanza educativa alla resilienza urbana e l’innovazione territoriale. Sia il termine “Urban Experience” sia “Performing Media” appaiono sulla Enciclopedia Treccani. Urban Experience come associazione di promozione sociale nasce nel 2010 a Roma, anche se la sua linea di ricerca affonda le radici nei primi blog degli anni ’90 e in particolare nel geoblogging per le Olimpiadi di Torino 2006 e, fondamentalmente, nell’integrazione con l’associazione culturale teatron.org inscritta nell’esperienza che ha prodotto e promosso da sempre il performing media.

Selezione video Cinematica Competition

Cinematica Videodance Competition – una selezione dei migliori progetti di videodanza dalla competizione internazionale del festival Cinematica – ­immagine in movimento 2018. Un trascinante viaggio tra corporeità in movimento trasporta lo spettatore in un’affascinante esplorazione tra spazio, ritmo e habitat naturale e urbano.

Cinematica è il festival internazionale che si occupa della relazione immagine-movimento nelle arti visive, filmiche e performative. Si ispira al concetto di image­-mouvement del filosofo Gilles Deleuze per indagare nelle diverse forme d’arte la “messa in movimento” dell’immagine e quindi dell’immaginazione e percezione dello spettatore. Il festival si svolge da cinque anni ad Ancona, nella cittadella artistica della Mole Vanvitelliana, e si espande nella città. Insieme alla programmazione, che prevede proiezioni video e cinematografiche, spettacoli, esposizioni, installazioni e laboratori, il festival vuole convogliare nuove tendenze della sperimentazione audiovisiva e performativa, con una forte attenzione alla radice corporea e percettiva. Per questo motivo grande attenzione viene posta su processi di embodiment e su questioni di somatica e neuroscienze, trasmettendo codici visivi e informatici ai bambini e ai grandi nel rispetto dell’umanità e degli spazi/tempi corporei.

Realtà virtuale

Esplorare il profondo degli abissi osservando la vita sottomarina.

Camminare su un’asse di legno a centinaia di metri dal suolo.

Volare da un punto all’altro del pianeta.

Creare dal nulla la materia e dare sfogo alla propria fantasia.

Vedere mondi fantastici, possibili solo nei nostri sogni.

Queste e mille altre esperienze sono oggi possibili grazie alla Realtà Virtuale. Vi condurremo per mano alla scoperta delle possibilità infinite date da questa tecnologia, in un viaggio che che vi porterà lontano senza neanche uscire dalla stanza.

UNIVPM feat OKAPI

Rima Glottidis è un progetto inedito di Økapi, musicista elettronico e cup-up artist, ed è il punto di partenza per questo lavoro dove l’iniziale esplorazione dell’apparato fonatorio si mescola con un originale uso di meccanismi neurali di emulazione dello stesso, condotta da tre ricercatori dell’Università Politecnica delle Marche. Le nuove tecniche di generazione del suono attraverso il Deep Learning agiscono da orecchio e bocca artificiali, che tentano di apprendere e riprodurre ciò che hanno ascoltato con risultati spesso impredicibili. Tra lallazioni artificiali e complessi orditi corali, il lavoro viene presentato come installazione ambientale.

Videomapping for Kids – Mapping Gaming

VIDEOGAMES + MAPPING + MOTION CAPTURE + VJING FLxER + OPENFRAMEWORKS + KINECT

Mapping gaming è un’installazione interattiva di videomapping in cui il pubblico può giocare a un videogame.
Il videogioco interagisce con la superficie mappata, che può essere la facciata esterna di un palazzo o una parete interna.
Il primo gioco costruito comprende il flipper, la caccia alle bolle di sapone e la gara automobilistica. I giochi sono personalizzabili e se ne possono costruire sempre di nuovi. Il pubblico può giocare tramite smartphone, pad, o senza dispositivi interagendo tramite kinect.
L’ambiente è costruito su FLxER e OpenFrameworks. Grazie a FLxER si può giocare durante una video performance dal vivo, oppure su uno sfondo video o fotografico.

 

Cinematica Videodance Competition.

Una selezione dei migliori video di videodanza dalla competizione internazionale del festival Cinematica-immagine in movimento 2018. Un trascinante viaggio tra corporeità in movimento trasporta lo spettatore in un’affascinante esplorazione tra spazio, ritmo e habitat naturale e urbano.

Diego Gavioli

Diego Gavioli è regista e montatore freelance. Vive e lavora a Cento dove dal 2005 realizza principalmente videoclip musicali, spot pubblicitari e cortometraggi. La sua formazione inizia nelle aule del DAMS di Bologna a cui fa seguire un corso di editing video presso il centro di Cinematografia di Bologna e un corso di regia presso il CentroLab di Roma. Dividendosi tra il mondo della comunicazione, del teatro, della musica e delle arti visive, realizza lavori in cui i diversi registri interagiscono tra loro.

Cantina dimora Concioli

Edificio di quattro piani situato in via Mazzini, con portale seicentesco bugnato a punta di diamante; al primo piano finestre con riquadrature in pietra si alternano con quelle del piano superiore che presentano motivi a conchiglia aperta ed altri ornamenti. Restano visibili porzioni di entrate e finestre trecentesche in pietra levigata. Nel salone di rappresentanza al primo piano, tra il XVII e la metà del XIX secolo si tenevano numerose accademie letterarie nonché fastosi ricevimenti. Nel 1739 vi nacque il pittore Antonio Concioli, accademico di S. Luca e Cavaliere dell’Ordine di Malta, artista ricercato da famiglie reali e principesche. Il fabbricato passò in seguito ad Angelo Fidani e una porzione venne successivamente acquistata dalla Famiglia Tittoni.

Chiesa dei Re Magi

Costruzione in laterizi, a forma di torre, con pietre agli angoli, è l’unica parte rimasta della chiesa di San Pietro, soppressa intorno al 1840 per costruire il dormitorio per gli alunni del Seminario. La chiesa corrispondeva all’attuale cinema Capitol. Si tratta della Chiesa dei Re Magi, o Cappella dei Magi, così denominata perché ha sull’altare una tela con l’Adorazione dei Magi che reca la firma di Aurelio Lomi (1556 – 1622), fratello maggiore di Orazio Gentileschi, ma i pergolesi di una certa età sono abituati a chiamarla “Battistero”, perché fino ad alcuni decenni fa vi venivano amministrati i Battesimi.
La cappella venne eretta dal padre filippino Egidio Cervasi intorno al 1648. L’interno, buon esempio di architettura barocca costruita su modelli romani, presenta un solo altare in marmi pregiati ed è riccamente ornata da affreschi, stucchi e decorazioni eseguite da Tommaso Amantini di Urbania.