Una selezione di video realizzati dagli studenti della Scuola di Nuove Tecnologie dell’Arte dell’Accademia di Belle Arti di Urbino
a cura di Marcello Signorile
In Aeternam
Amedeo Mencarini
2018
L’opera mette a confronto due facce dello spazio del cimitero: la prima è costituita da lapidi di persone decedute in tempi relativamente recenti, ubicate in ampi spazi, curate e vegliate dai familiari in vita e dai custodi; la seconda comprende, invece, tombe in stato di abbandono, relegate in luoghi umidi e angusti, con fotografie di volti che lo scorrere del tempo ha deteriorato, cancellando quasi ogni traccia del loro passaggio. Attraverso uno di questi ritratti avviene una catabasi che termina con la discesa in una dimensione ultraterrena sospesa dal tempo e dalla realtà. A coloro i quali il fato ha prescelto questa condizione è destinato un limbo in cui sono costretti in eterno.
Espandere e consolidare dinamismi
Vladimir Bertozzi
2018
Video installazione che riprende il concetto del sincronismo introdotto da Carl Gustav Jung, una comunicazione sottile fra l’inconscio e il mondo superficiale, mediante simboli enigmatici che chiedono di essere interpretati; una coincidenza temporale di due o più eventi senza nesso di causalità tra di essi e con lo stesso o simile significato. Il lavoro svolto quindi vuole ricreare il fenomeno della sincronicità dal punto di vista visivo. Prende come soggetto l’elemento naturale e primordiale; l’acqua ha un significato potente, di nascita e ciclo. Ricreando momenti di comunicazione e sincronizzazione nel movimento nascono eventi connessi tra loro, cercando forma e contenuto. La struttura del video, composto da sei filmati, è costruita sul concetto che le idee immaginarie riescono a influenzare la realtà, portando nel risultato ottenuto a una alterazione dello spazio video.
Abeyance
Elia Chiarucci, Domiziana Luzii
2018
L’opera indaga il tema della sospensione: attraverso la dilatazione temporale si crea un’attesa che il fruitore tenterà di colmare con la formulazione di aspettative. Si cerca così di spostare l’attenzione non più su ciò che si guarda ma su come qualsiasi accadimento porti in sè un divenire che spesso risulta imprevedibile e inatteso.
Stop eating… for a longer life
Vladimir Bertozzi, Raffaella Bravi, Alessia Guerra, Ester Milanese
2018
Il ghiaccio artico è sempre stato come un “grande freezer” per tutto ciò che vi era al di sotto, ma il riscaldamento globale ha fatto si che il ghiaccio si sciogliesse.
Una riserva di mercurio è racchiusa nelle profondità dell’Artico e a causa dello scioglimento dei ghiacci questo potrebbe essere rilasciato nell’atmosfera e nell’acqua, provocando danni ingenti per tutto l’ecosistema fino a raggiungere la catena alimentare.
Già da tempo ci si è posti questo quesito e gli scienziati hanno realizzato in laboratorio ciò che potrebbe sostituire i nostri pasti quotidiani, nel caso in cui il cibo come lo conosciamo oggi venisse inquinato; potremmo iniziare a concepirlo non più come piacere e come parte della cultura di ogni paese ma come puro mezzo di sopravvivenza che uniforma le abitudini alimentari di tutto il mondo. Proprio per questo, già da tempo, esistono pillole e polveri in grado di sostituire le componenti nutrizionali degli alimenti.
Come potremmo alimentarci se il cibo, come lo conosciamo oggi, non fosse più commestibile?
Che conseguenze avrebbe sotto l’aspetto culturale?
In fieri
Benedetta Sani
2018
Partendo dal presupposto che non si può descrivere qualcosa per come si ricorda, o per come ci viene riportata al presente grazie alle immagini, ciò che si andrà a creare diventerà necessariamente una cosa altra, simile ad una visione o a un sogno. Forse è proprio la nascita, o la caduta, il primo grande momento di passaggio e quindi di scontro a cui siamo chiamati. Il venire alla luce, il sorgere, l’accadere, il venire ad essere. Qua si coagulano tutti i suoni e tutte le immagini, del passato e del momentaneo, di persone a noi vicine, o di persone lontane, che hanno intrecciato il loro passaggio con il nostro. Tutto è già in quel momento di passaggio. Quello che verrà, del nostro vivere, sarà quel nodo composito di suoni e immagini che si dispiegherà in avanti fino allo scioglimento.
Spazio aperto
Valentina Campailla
2018
Gli antichi greci scrivevano di un luogo vuoto che sta tra terra e cielo, un luogo nato dall’invisibile: “Anòikto Chòro”. Uno spazio in continua trasformazione capace di generare qualsiasi cosa all’infinito. In questo contesto si muove il protagonista della storia, una creatura alquanto indefinita che si ritrova a varcare diversi scenari e a porsi sempre a confronto con il suo più grande limite: se stesso.
Eufonia
Valentina Campailla, Marialuisa Cavallo, Francesco Derobertis, Chiara Di Bella, Ester Milanese, Benedetta Sani, Antonio Santoro, Tobia Volpato
2018
Un cacciatore di suoni si aggira in un universo surreale e immerso nel silenzio. A farlo emergere dal suo spaesamento è una misteriosa figura femminile, capace di produrre melodiose armonie. La forza magnetica della musica attirerà l’uomo verso il suo destino.