Dslak

Dslak è un progetto che nasce nel 2010 dalla mente di Carmine De Rosa, sviluppatore ed amministratore di sistema in ambiente Unix/Linux. Dopo aver completato gli studi in ambito elettronico approfondisce le proprie conoscenze informatiche presso l’Università di Salerno, dove insieme ad un gruppo di appassionati di haking fonda HCSSLUG (Linux Users Group dell’Università di Salerno) ed il relativo HackLab con il quale realizza numerosi progetti in ambito OpenSource. Nel 2006 si avvicina alle arti digitali e nel 2009, incuriosito dapprima dall’aspetto tecnico ma senza tralasciare quello scenico e concettuale, inizia ad approfondire le proprie conoscenze nell’ambito della media-art e delle installazioni interattive, studiando le soluzioni adottate da artisti affermati e sviluppando varie soluzioni alternative che utilizzano però un approccio più sostenibile, efficiente e soprattutto open. Nel 2011 realizza le sue prime installazioni interattive e ad oggi è alla continua ricerca di soluzioni creative. DSLAK ha ad oggi all’attivo numerosi progetti, come workshops sull’utilizzo di sensori e microcontrollori nel campo dell’interattività e delle arti digitali, installazioni interattive e performances live frutto della sperimentazione e della ricerca continua. Il suo progetto MERISTEMA è stato selezionato per il Blooming Festival tramite la call Blooming You.

Project // MERISTEMA

La natura crea, ci parla, ci da vita, ci ascolta, si rigenera … in silenzio.
Un tronco di un albero, cerchi concentrici, nodi, venature, tutto ciò che la natura ha creato negli anni, osservando attentamente questi dettagli unici si può riportare alla luce una storia, le stagioni, gli anni, gli eventi, in un ciclo continuo, costante ma sempre diverso.
Le piante e gli alberi, con il loro ciclo vitale ci sostengono, ci inviano segnali, che spesso non vediamo, non sentiamo o ignoriamo.

Un meristema è una cellula vegetale che permette alle piante di crescere, di reagire ai cambiamenti, di rigenerarsi e di raccontare in silenzio la loro storia.

Due tronchi d’albero girano su due piattaforme, dei bracci sospesi ed una luce fioca si spostano su di essi, e senza toccarli, “ascoltano” la oro storia, e la raccontano sotto forma di suoni, proprio come due giradischi leggono le impercettibili scanalature dei dischi in vinile, così le variazioni di forme, dimensioni e colori creano una partitura unica.